Trekking urbano
Quando parliamo di trekking pensiamo subito a camminate di km tra sentieri e boschi, proprio come ci divertiamo a fare noi nei week-end sul nostro affascinante Monte Conero.
Oggi, però, il trekking non è più solo questo ma si sta trasformando sempre di più in Trekking Urbano, ovvero uno sport adatto a tutta la famiglia e in tutte le stagioni, lontano dalle attrazioni più note per conoscere le città attraverso itinerari insoliti studiati da esperti. Si tratta di una vera e propria forma di turismo che sempre più affascina sportivi e famiglie.
Trekking urbano a modo nostro
Non vi abbiamo ancora mai raccontato dei nostri trekking urbani che devo dire ci divertono e ci affascinano quasi come quelli lungo i sentieri del Conero. Presto lo faremo, perché davvero Ancona merita di essere scoperta e raccontata da mille angoli diversi. Pochi sanno delle sue mille sfaccettature e di quanti luoghi e attività interessanti abbia da offrire, come ad esempio la Mole Vanvitelliana.
La Mole ha forma pentagonale e fu progettata all’interno del Porto di Ancona dall’architetto Luigi Vanvitelli. Fu costruita nel 1733 su un’isola artificiale ed è collegato alla terraferma da tre ponti. Inizialmente adoperato come lazzaretto di sanità pubblica e fortificazione a difesa del porto, oggi viene usato per ospitare mostre, concerti, eventi culturali (programmazioni sul sito www.lamoleancona.it) ed è inoltre sede del Museo Tattile Omero.
Il Museo Tattile Omero
Il nostro primo trekking urbano “a modo nostro” parte proprio dalla Mole e dal Museo Tattile Omero, unico nel suo genere: un museo dove tutto si può toccare, nato dall’idea dei suoi fondatori, due persone non vedenti, “stanchi del divieto di toccare diffuso nei musei di tutto il mondo”.
Quale miglior parco giochi per i nostri bambini se non quello di un museo dove si possa giocare e divertirsi senza incorrere in alcuni divieto?
Quando abbiamo proposto ad Andrea e Aurora questo pomeriggio alternativo ne sono stati subito entusiasti. A loro piace infatti sperimentare e confrontarsi con dimensioni diverse che stimolino la loro creatività e sensibilità.
Parcheggiamo la nostra auto nei pressi della Mole e passiamo sotto il meraviglioso arco di ingresso che ci porta all’interno. Solo guardarsi attorno, respirare aria di storia e di mare varrebbe la passeggiata. Andrea e Aurora hanno già trovato il loro bel da fare a rincorrersi e nascondersi nella piazzatta. Ma quando entriamo al Museo Omero (ingresso gratuito per grandi e piccoli) il loro stupore è ancora più grande. Una gentilissima ragazza ci spiega il meccanismo del tour: all’interno del Museo troveremo fedeli riproduzioni di quadri, sculture, monumenti celebri italiani e non solo, ricostruiti minuziosamente a portata di bambino ma oserei dire a portata di tutti, comprese finalmente anche le persone non vedenti.
Ogni opera, infatti, non solo è accompagnata da una descrizione in braille ma può essere toccata e accarezzata, ammirata da vicino in ogni piccolo dettaglio, insomma è possibile fondersi con l’arte per scoprirla in tutte le sue forme. E c’è di più: all’interno del percorso sembrerebbe che si siano nascosti dei simpatici animaletti che i bambini con carta e penna sono invitati a scovare.
Entusiasti e divertiti, Aurora e Andrea iniziano il loro percorso: cercano, chiedono, toccano, si avvicinano; mentre noi li seguiamo incuriosite e soddisfatte per averli coinvolti in questa insolita passeggiata tra l’arte.
Per visitare il Museo Tattile Omero si impiega un paio di ore al massimo, ma noi vi consigliamo di approfittare anche dei numerosi eventi spesso in programma per tutta la famiglia, come quello già in calendario per il prossimo 10 ottobre 2021 in occasione della FAMU, la Giornata delle Famiglie al Museo.












